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Bellarmin a aon frere Thomaa. Rome, 26 kai 1599.
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Non e pareo bene al Signor Giuseppe, che il Signor Liberio ai fermaaae qua, par
te per il pericolo che non ai ammalaaae con questa mutatione d'aria, parte perche
diceva, che il Signor Liberio e alienissimo dal governo di casa, et non volendo go-
^ vernare la sua, molto meno haveria voluto governar quella d'altri. 11 Signor Marcel
lino si e risoluto alla fine di ritirarsi del tutto, et credo verr� a Montepulciano.
Quello che e in luogo suo lo fa assai bene, et non e stato possibile non dargli nome
di di casa, perche quelli, che ci danno li denari, et altre robbe di palazzo,
non si contentano se non veggano li mandati, il nome di
di casa, bisognando mas-
sime passar per molte mani.
Non ho inteso quello che V.S. dice nelle sua, che il Signor Liberio ha maniera
di quietar certi humori, et che me ne pariaria a lungo, perche esso non mi ha parla
to di humori, che lui potesse quietare qua, ma solo d'un offitio, che voleva che io
facesse con un certo signor. Quando lei verr� qua al settembre, o ottobre, che aara
forse meglio, haro caro il suo consiglio, che gli parra di darmi. In tanto si manten
ga sano, et saluti da parte mia la sua consorte.
Di Rome li 62 di Raggio 1599.
Di V. B. molto illustre
fratello aff��
^(9 il Card. Bellarmino
re or Adr.: Al molto 111 Big freilo honor. il Sig. "B�omasao Bellarmini. Montepulciano
fbnds Bellarm. 1. ^togr. Adreaae.