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40 I -1599 - 40 I . 40
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Molto ill. Sig.r<lb/>
 
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Non è parso bene al Signor Giuseppe, che il Signor Liberio si fermasse qua, parte per il pericolo che non si ammalasse con questa mutatione d'aria, parte perché diceva, che il Signor Liberio è alienissimo dal governo di casa, et non volendo governare la sua, molto meno haveria voluto governar quella d'altri. Il Signor Marcellino si è risoluto alla fine di ritirarsi del tutto, et credo verrà a Montepulciano. Quello che è in luogo suo lo fa assai bene, et non è stato possibile non dargli nome di M.ro di casa, perché quelli, che ci danno li denari, et altre robbe di palazzo, non si contentano se non veggano li mandati, il nome di M.ro di casa, bisognando massime passar per molte mani.<lb/>
Bellarmin a aon frere Thomaa. Rome, 26 kai 1599.
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Non ho inteso quello che V. S. dice nella sua, che il Signor Liberio ha maniera di quietar certi humori, et che me ne parlaria a lungo, perché esso non mi ha parlato di humori, che lui potesse quietare qua, ma solo d'un offitio, che voleva che io facesse con un certo signor. Quando lei verrà qua al settembre, o ottobre, che sarà forse meglio, harò caro il suo consiglio, che gli parrà di darmi. In tanto si mantenga sano, et saluti da parte mia la sua consorte.
 
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Al molto Ill.re Sig.or fratello honor. il Sig. Thomasso Bellarmini. Montepulciano
 
 
diceva, che il Signor Liberio e alienissimo dal governo di casa, et non volendo go-
 
 
 
^ vernare la sua, molto meno haveria voluto governar quella d'altri. 11 Signor Marcel
 
 
 
lino si e risoluto alla fine di ritirarsi del tutto, et credo verr� a Montepulciano.
 
 
 
Quello che e in luogo suo lo fa assai bene, et non e stato possibile non dargli nome
 
 
 
di di casa, perche quelli, che ci danno li denari, et altre robbe di palazzo,
 
 
 
non si contentano se non veggano li mandati, il nome di
 
 
 
di casa, bisognando mas-
 
 
 
sime passar per molte mani.
 
 
 
Non ho inteso quello che V.S. dice nelle sua, che il Signor Liberio ha maniera
 
 
 
di quietar certi humori, et che me ne pariaria a lungo, perche esso non mi ha parla
 
 
 
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facesse con un certo signor. Quando lei verr� qua al settembre, o ottobre, che aara
 
 
 
forse meglio, haro caro il suo consiglio, che gli parra di darmi. In tanto si manten
 
 
 
ga sano, et saluti da parte mia la sua consorte.
 
 
 
Di Rome li 62 di Raggio 1599.
 
 
 
Di V. B. molto illustre
 
 
 
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^(9 il Card. Bellarmino
 
 
 
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Molto ill. Sig.r
Non è parso bene al Signor Giuseppe, che il Signor Liberio si fermasse qua, parte per il pericolo che non si ammalasse con questa mutatione d'aria, parte perché diceva, che il Signor Liberio è alienissimo dal governo di casa, et non volendo governare la sua, molto meno haveria voluto governar quella d'altri. Il Signor Marcellino si è risoluto alla fine di ritirarsi del tutto, et credo verrà a Montepulciano. Quello che è in luogo suo lo fa assai bene, et non è stato possibile non dargli nome di M.ro di casa, perché quelli, che ci danno li denari, et altre robbe di palazzo, non si contentano se non veggano li mandati, il nome di M.ro di casa, bisognando massime passar per molte mani.
Non ho inteso quello che V. S. dice nella sua, che il Signor Liberio ha maniera di quietar certi humori, et che me ne parlaria a lungo, perché esso non mi ha parlato di humori, che lui potesse quietare qua, ma solo d'un offitio, che voleva che io facesse con un certo signor. Quando lei verrà qua al settembre, o ottobre, che sarà forse meglio, harò caro il suo consiglio, che gli parrà di darmi. In tanto si mantenga sano, et saluti da parte mia la sua consorte. Di Rome li 28 di Maggio 1599
Di V. S. molto illustre
fratello aff.mo
il Card. Bellarmino

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Al molto Ill.re Sig.or fratello honor. il Sig. Thomasso Bellarmini. Montepulciano