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di prete, et come sono ritenuto con la Compagnia di Giesù e tante gratie che ho ricevuto da Dio li scrivo se Dio vuole in altro libro for di questo<ref>La scrittura, in italiano, delle gratie e visioni si possono consultare in [https://gate.unigre.it/mediawiki/index.php/Index:BLMM_1060_03.djvu APUG 1060-III]</ref>, però sono scritti con carattere Arabico, le farò avoltare nella lingua volcare, mi ricordo di quelle parole del Santo Evangelio Centuplum accipiet, et vitam aeternam possidebit sono verissimi, mà se il Signor Dio mi havesse dato cinto mundi, non li stimo tanto quanto stimo questo lume che mi ha dato, una gratia sola di quelle cha ha ricevuto da lui, la stimo più di tanto quanto vale il Mondo mille miliara di volte, per che, chi mi servano le cose del Mondo senza contentezza di cuore, ma adesso mi ritrovo contentissimo illuminato da Dio et tutto resto è vano e vanità, for che l’amore di Dio e tutto quel bene che hò, e venni dalle sue Santissime mane, ma io no so fare altro, che le peccati.<noinclude><references/> {{TurnPage}}</noinclude>
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di prete, et come sono ritenuto con la Compagnia di Giesù e tante gratie che ho ricevuto da Dio li scrivo se Dio vuole in altro libro for di questo<ref>La scrittura, in italiano, delle gratie e visioni si possono consultare in [https://gate.unigre.it/mediawiki/index.php/Index:BLMM_1060_03.djvu APUG 1060-III].</ref>, però sono scritti con carattere Arabico, le farò avoltare nella lingua volcare, mi ricordo di quelle parole del Santo Evangelio Centuplum accipiet, et vitam aeternam possidebit sono verissimi, mà se il Signor Dio mi havesse dato cinto mundi, non li stimo tanto quanto stimo questo lume che mi ha dato, una gratia sola di quelle cha ha ricevuto da lui, la stimo più di tanto quanto vale il Mondo mille miliara di volte, per che, chi mi servano le cose del Mondo senza contentezza di cuore, ma adesso mi ritrovo contentissimo illuminato da Dio et tutto resto è vano e vanità, for che l’amore di Dio e tutto quel bene che hò, e venni dalle sue Santissime mane, ma io no so fare altro, che le peccati.<noinclude><references/> {{TurnPage}}</noinclude>
  
  

Revision as of 19:00, 8 November 2022

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f. 32r


di prete, et come sono ritenuto con la Compagnia di Giesù e tante gratie che ho ricevuto da Dio li scrivo se Dio vuole in altro libro for di questo[1], però sono scritti con carattere Arabico, le farò avoltare nella lingua volcare, mi ricordo di quelle parole del Santo Evangelio Centuplum accipiet, et vitam aeternam possidebit sono verissimi, mà se il Signor Dio mi havesse dato cinto mundi, non li stimo tanto quanto stimo questo lume che mi ha dato, una gratia sola di quelle cha ha ricevuto da lui, la stimo più di tanto quanto vale il Mondo mille miliara di volte, per che, chi mi servano le cose del Mondo senza contentezza di cuore, ma adesso mi ritrovo contentissimo illuminato da Dio et tutto resto è vano e vanità, for che l’amore di Dio e tutto quel bene che hò, e venni dalle sue Santissime mane, ma io no so fare altro, che le peccati.

  1. La scrittura, in italiano, delle gratie e visioni si possono consultare in APUG 1060-III.