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P.X.
Car.mo e Riveri.smo Padre
Adesso ho letto la sua nota sopra gli spettri stellari
nei compter rendus p. 398. V.ra R.za non pensera, come
sono stato elettrisato per queste righe. Ecco perchè.
Sono parecchi mesi che mi venne un pensiero
di un apparato ottico, col quale si avrebbe non
solo uno spettroscopio a vision directe, con uno
spettro assai disteso (fino ai 20 gradi) ma di più
lo spettro sarebbe cosi sensibile per qualunque
moto proprio sia del osservatore sia del astro,
che un moto equale a quello della terra nell'
orbita produrebbe una dislocazione delle linee
spettrali di più di un grado dell'una e dell'
altra parte della posizione media. Si potra quindi
determinare il moto proprio delle stelle nel
senso dell raggio visuale; il moto proprio dello
sistema solare. Anzi credo che il moto diurno
del osservatore produrra una tale dislocazione,
che per questo mezzo potra essere numericamente
comparato col moto anuo nell'orbita, e quindi
si avra una nuova maniera di calcolare la
parallasse solare. Pensava io di essere solo
sulle orme di questo trovato, quando lessi nei
Mondes t. IX. p. 643 che il S.r Klinkerfuess a Gòttinga
a fatto talé ricerche con un nuovo apparato,
che péro non è descritto. Allora credeva, che questo
Signore mi abbia prevenuto; ma una lezione

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