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Meddo in xito Padre
P.X.
Ieri affiamo ricevuto la sua carissima
del 5. marzo e questa mattina mi son aosto dato premura di andar
da moreschi e da tei per riferis loro quanto nella sua altima pui
diceva. Il dig". Tei mi ha detto che intorno agli emblemi delle
singole città rimaste sotto il dominio del santo Padre che si vorrebbero
uporre, hanno avuto lettere dai commissari di vostà ne è stato
parlato e la risposte avuta è stata che solo mama ha mandato
generi per l'esposizione, che l'emblema è solo il mriregno colle
chiavi quello che può esser voluto: Moreschi poi mi ha soggiunto che
se Napoleone permette gli emblemi anche delle città scsurpate allora
si spedirebbero tutti per Parigi di sicuio, e gli uni e gli altri vi farebbero
othima figura. Gl liguoi mei dice che già è stato risposto alla
commistione giustificando l'impossibiletà di soddisfare la dimanda
fatta anche sotto l'aspetto politico. Gli ho ditto che costà h'lagnano
della poca roba mandata mi ha risposto che quà si è dovato
combattere con tutti gli artisti per far quanto si è fatto, poichè il partito
demagogico a cui molti anche degli artisti fan parte, ha fatti
di tutto adoprando ogni arte per inpedisne la spedizione degli aggetti.
Egli parò è sicuro che a forsa di diligenze gli oggetti spediti e gli
altri che si vanno spedendo hanno fin'ora superato pernumero quelli
che furon spediti all'espesizione di hondra. Tei si è messo in giro anche
per rimedior arredi sacri, ma tanfani ed altri gli hanno risposto che non
ne hanno in pronto, e che non si posson mandare cosi alla ventura
senza esser ordinati prima. Moreschi e mei la riveriscono
tanto: moreschi poi mi ha detto che il soverno italiano si è messo in lite
presso il mribunale di spoleto con M.re Pericoli circa i trenta
mila seudi che doveano crogarsi per ricostruir noreca in luogo
piu sicuro giusta il rapporto, pure che il soverno italiano ce la pesdi
quando mi scriverà mi dia se posso pagare a

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