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del seminario. Le seguenti Regole sono cavate dall'ordini de Pro(?)
Si deputi alcuno de nostri che Visiti cosi la mattina come la sera al tempo dell'
oratione almeno tre volte La settimana li Nostri, e riferisca al superiore il mancamento che vederà
Par bene che non si riceva in seminario ne anco per le Repetitioni alcuno che fusse stato
in altro de nostri collegii senza prima intender dal Rettore la qualità della persona et
senza il suo consenso, e quando non s'aquietasse nel suo parere ricorra al
Provinciale, il medesimo(?) s'intende de servitori, et altri officiali
Non si permetta che si portino nuove scritte in seminario, ne si legghino, ò accettino da
Nostri senza licenza del Rettore
Non si lascino facilmente digiunare li putti piccoli nelle Vigilie dell'anno, ancorche.
s'offeriscano, sicome ne anco devono sforzare à rompere il Digiuno
Et co gl'altri di maggior età che non hanno obligo di digiuno si seguitarà il
parere del Confessore
Farà il Rettore che ciascuno e nostri Sacerdoti habbi la facoltà di confessare et il
compendio del P. Polanco(?) per confessare et aiutare à ben morire, e tutte le nostri
ch'attendono alli studii habbino il libro de gl'essecitii s(?)
Alli Casisti Chierici non si permetta di scriver lettioni di(?) positiva in camera, ma
in Classe come à gl'altri. E si alcuno havesse necessità particolare avisi il
Rettore, e lui provederà
Non si pigli assunto(?) di tener conto delle Robbe dell'Alunni del Papa quando
si partono, e si sodisfaccio(?) spavemente à chi haverà la cura
Delli Prete del seminario ch'hanno beneficii fuora, e richiede officiatura ò Residenza,
alcune volte si tratti con il Cardinale Vicario che siano essenti, ò eschino del
seminario per non esserci sempre commodità che vadino e tornino accompagnati
Si facci Consulta ogn'otto giorni, e si tratti del Prefetto de Nostri e de Scolari
in spirito, e vi si potrà trovare anco il ministro.
Si tenghino contrachiavi di scrigni, e camere de nostri et il superiore se ne
serva come una ò doi volte la settimana
Li nostri non vadano soli se non per necessità.
A 28. maggio 1583. N. P. ordinò al P. Giovanni Paolo Navarola(?) Rettore circa il dare
cavalli