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+ | Deve credere la P.V. chè della grazia. sua di R. del conte: il medesimo delle <unclear><abbr>prop.</abbr></unclear> qualità virtuose , è in quello che ella gli accresce con le sue raccomandazioni può conforme egli spera <unclear>attende</unclear> da me segni d'affetto, bramando io di <unclear>prelevare</unclear> sempre più a <abbr>V.P.</abbr> non solamente la parzialità di quella cosa che io son solito di <unclear>corrispondente</unclear>, e la stima che fò di sua Persona, mà ancora il desiderio che conservo di giovare à chi dipende dà lei. Me ne porga dunque la <abbr>P.V.</abbr> nuove occasioni, <unclear>mentre</unclear> con questo me le <unclear>offerisco</unclear> di cuore. Di Firenze Novembre 166 | ||
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Molto R.do Prd Deve credere la S.V. che
della <abbr>gratiss.a</abbr> sua di del con.te il medesimo
Molto <abbr>Rev.</abbr> Padre Deve credere la P.V. chè della grazia. sua di R. del conte: il medesimo delle <abbr>prop.</abbr> qualità virtuose , è in quello che ella gli accresce con le sue raccomandazioni può conforme egli spera attende da me segni d'affetto, bramando io di prelevare sempre più a V.P. non solamente la parzialità di quella cosa che io son solito di corrispondente, e la stima che fò di sua Persona, mà ancora il desiderio che conservo di giovare à chi dipende dà lei. Me ne porga dunque la P.V. nuove occasioni, mentre con questo me le offerisco di cuore. Di Firenze Novembre 166