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Molto R.do P. in Chr.o
P. C.

Adesso ricevo la tanto tempo desiderata di V.a R.a dalli 5. del passato mese, la
di cui tardanza mi hà fatta mille pensieri. Sia lodato il Signore che V.a R.a stà an-
cora bene, e non solo si ricorda di me, mà ancora mi vuole bene. Mi ral-
legro che habbi habbuto il dinaro mandato, e la ringratio per la buona vo-
lontà, la quale sicome non è stata sterile verso di me, così spero non sarà
per l'avvenire. Mi rallegro ancora della speranza che mi da di havere pre-
sto li suoi tanto desiderati libri, per molti cupi, mà principalmente per
godere i frutti nuovi del suo sempre felice e fecondo ingenio. Da quelli
Signori, alli quali hò dedicato ò donato li miei libri, non hò havuto
ancora niente, se non qualche sussidio dalli Signori Canonici della
nostra Catedrale, alli quali hò dedicato la seconda Parte della Magia
il quale sussidio mi basterà ancora per un'mezz'anno. Interim il Sig.r
provederà d'altro. Sin'hora ho superato tutte le difficoltà occorrenti, è
passato inanti nelli mei comminciati studij. La 3. parte della Ma-
gia è composta e copiata, e le figure sono mandate à Francofordia
alla Signora, vedova del Schönwetter, per farle intagliare, e passare
inanti nella stampa delli mei libri. Dovevasi comminciare subito
doppo l'ultima fiera la 3. parte, mà per la morte insperata del vecchio
Schönwettero, la Signora vedova non hà potuta fare niente, promettendomi
però con molte e replicate lettere di voler seguitare, come farà. Adesso
compongo la 4. et ultima parte della Magia, doppò la quale penso à
comminciare il Corso Matematico, non per altro se non per il
desiderio che hò di giovare altri, e promuovere li studij di Matema-
tica. Se V.a R.a, non approva il mio disegno, mi avisi sincera-
mente; se l'approva, vorrei che mi mandasse una lettera essor-
tatoria assegnando in essa alcune raggioni che mi possino spinge-
re à comminciare detta opera. E questa lettera vorrei che fosse la-
tina, perche vorrei farla stampare nel principio dell'opera. Sò che
V.a R.a mi vuole bene, e se giudica espediente, lo farà; e se non
lo farà sarà segno che non approva il mio disegno.

Alli 20. di q.o mese è arrivato qui l'ambassadore straordinario di
Spagna il Signore Pignoranda, et alli 22 s'è partito. Il Signor Blume (il quale saluta V.a R.a) mandato da Francofordia dèl nostro
Eminentissimo, l'hà ricevuto, e l'accompagna in sino à Francoford
e in ogni luogo paëse del detto Eminent.o, è regalato e trattato lau-
datimente. Adesso l'àspetta il Rè. Mi ricordarò di V.a R.a, e non
lasciarò di proporre al suo Confessore li di lei bisogni. Hò fatto dili-
genza per sapere, se li due Elettori de Colonia e Treveri habbiano
havvuto li libri, e non l'hò potuto sapere, e percio non spero niente
da loro per V.a R.a. La filosofia del P. Corneo hà gran spaccio, e non dubito
che sia mandata in Itilia. Li miei libri procurarò mandare à V.a R.a,
con il P. Procuratore della futura Congregatione. Si hà stampato quell'Aristotele redivivo, dell'istesso P. Corneo, quale egli hà mandato scritto
à V.a R.a, et in pochi giorni l'hà smaltito à guisa tale, che non è re-
stato veruno esemplare. Saluto caramente il R. P. Assistente, al qua-
le scriverò la prossima posta, il P. Koler, P. Pleickner, P. Fusban, P. Le Roy, e tutti li connoscenti, con il suo compagno, quale vorrei che
mi scrivesse qualche volta qualche nuova ò qualche cosa intorno à
V.a R.a, alli santi Sacrificij della quale mi raccomando.

Herbipoli 23. di Febr. 1658

Di V.a R.a

Servo nel Sig.r

Gaspare Schott

Si V.a R.a revede, corregge, accomoda, et aggiusta la mia Apologia, e mi la manda, come
il promette; mi fa gratia particolare, et io prometto che la farò stampare. V.a R.a dichi al
P. Koler che facci instanza efficace per havere il dinaro portato al Sig.r Bartel.