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Molto R.Do P. in Chr(ist)o p.c. L'inspirata morte dell'imperadore hà caggionata qui una gran confusione.Nostro principe stà assai afflitto e perplesso.piango teneramente.È venuto meno sentendo la prima nuova,essendo egli er altro coraggioso e di complessione robusta.Il Signor Volmar era venuto da Franckfordt per trattare con lui alcuni negotii più sentendo la morte, subito si partì per Franckfordt. V.R. havrà saputa ,che il mese passato è morto il Sing. Nihiyu in Erfordia . La morte del P. Kedf dispiace a tutti i nostri se ancora al nostro Principe.Qui son morti molti dalla puctura e febre maligna. Io,per Dio gratia sto bene, benchè resi poco difatigato , per li travagli nel confessare nella scuola. Desidiro sapere come V.R. se la possa.P.Valentino non mi scrive forse non può.Ho mandato al P.Antonio 94 talleri, cioè, 47 ungari in spicci, e per non ciò tenuto li cinqui talleri che V.R mi haveva concesso, e di più ancor uno, cioè con buona licenza di V.R per pagare il suo scrittore.Non ho havuto ancora un baioccho, mentre chi sono qui i favori che da V.R mi possa più pagare il suo scrittore. Ma forse Brius procudebit .La mia