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Molto Revs.do [i.e. Reverendo] Padre, mio Padrone otissimo
Oltre quella per via della Posta di Palermo mi è capitata da Messina
l'altra di Vostra Paternità scrittà à g d'ovosro. Godo intendere, che le siano capitate,
e piaciute quelle mie baie; e molto più, che l'animo suo generoso volentieri
abbracci di promovere, et honorare le studiose intentioni del mio
fratello Padre Vito. Parmi sforzo veramente difficile che in questo anno
già cominciato, e buona parte scorso possa seguire la sua venuta à Roma.
Mi sarà segnalatissima gratia, che l'effetti per l'anno venturo. Pcertamente
un r'alto favore d'haver per Maestro, e presentiale Padrone
Vostra Paternità merita per la pretiosità sua d'essere lungo tempo aspettato. So
desidero poi per non venire à lui, et à me meno una tanta sperarla, che
Vostra Paternità si degni d'hora disporne lo preventioni, et inchiodarne la certezza
. Di che la supplica con quel più caldo, e viverente affetto, che deve
credere corrispondente al negozio, da fuoxi noi quattro fratelli stimato importantissimo
. Già hò collocata l'immagino di Vostro Paternità nella più cospicua
parte del mio picciolo Museo, e quante volte il giorno quando in essa
con gli occhi tanto riverisco, e venero con l'animo il sapiente originale.
Il mio desiderio poi di sempre ammirare, et imparare dalle dottissime Opere
di Vostra Paternità mi fà voglioso di veder presto l'Edipo; ma dall'altro canto
la modestia me ne ritrisa, facendomi arrossine, come pensi ad addossar-
mi nuovi oblighi, non havendo in parte minima ancora scontato i passati
Comunque sia mi risolvo di gemere sotto al peso, perche faccia
nuovo guadagno d'honore, e nuovo profitto d'insegnamento con la pro-
Revs.do [i.e. Reverendo] Padre Atanansio Kircherio delle Compagna di Gesù