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Mio caris.o mit eletto


Così havessi potuto darvi un abraccio come ho dato
un baccio alla vostra lettara. Verme: era piena
di tanti cuori quante parole erudite et affetuose
tra queste delitie tibar mi sono state il Sole e
fauonio che mi ha e l'apolline che mi ha
addotrinato. Havete fatto un opera di carità p.che
hauete ristorato un un povero bandito dalla legia di
Roma veramente haurei roma in se la vra
conner:e non mi mancasse; ma talvolta ancora la
lontanza che genera desiderio, puol esser che
voi à ricordarmi d'un forastiero tra queste foreste e
me ad riuerire le delicatezze Urbanell e l'eloqu
enza d'oro del vostro dire veramente homano
del resto io non ammetto p. caso disperato la vostra
partenza di Roma p. l'anno futuro p.che le parti
vostre non potranno hauer p. per leggia
capace loma haurar un cielo; quest è quanto
p. hora posso dire à chi ogni altra è
se non il dirli vi amo, vi riverisco.
Tivoli di 8 Agosto 1648
Tutto V.ro e servo eletto