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Molto Ill.re Sig.or Cugino. Ho due lettere sue, una mi portò il Sig.or Marcello, quale arrivò qua con buona sanità; l'altra dalli 23 d'ottobre, quale ho riceuta hieri. Ne ho che rispondere, si non che laudo il suo proposito di finire la lite con i suoi nipoti in quel miglior modo che si potrà, et pregarò Dio, che gli faccia succedere bene ogni cosa. Del Sig.or Marcello, sia secura, che lo vederò sempre volentieri. Meglio saria stato, che fusse solo in casa mia, ma non ho potuto negare al Sig.or Alessandro di trattar lo ugualmente, et di questo m'indovinai, quando presi il Sig.or Marcello, et però desideravo aiutarlo fuora di casa, in seminario o in dozzina. Ma ogni cosa spero succederà bene, et io procurerò che stiano d'accordo, et che uno habbia caro il bene dell'altro. Con questo prego da Dio a V.S. ogni prosperità. Di Roma li 3 di Novembre 1612.
Di V.S. m.to ill.re
Cugino aff.mo
Il Card. Bellarmino.
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Al m.to ill.re Sig.or cugino, il Sig.or Antonio Cervini.
Montepulciano.