Paria,? novembre 1618. L'archev.de Rouen � Bellarmin.
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^ Illustrissimo,e Reverendissimo Signor mio osservandissimo. Tengo la cosa p er fatta, poich� non tanta bont� si � degnata V.S.Illustrissima,e Reverendissima darmi p arola, che subito,che haver� fatta l'Idea d'un vero Principe Cristiano per il Serenissi^^mo Prenoipe di Polonia, ci dar� ancora l'Idea d'un Vescovo San to, cos� lo potessi diventare come ne ho buona voglia per graiia di Dio; Se per faticare, si diventasse, vengo di nuovo di visitar il mio Arcivescovato, e certo con tanta fatica, che Io h� stracca to duci Padri Gesuiti, che h� menato meco, tutto che siano huo/^mini, che non si straccano cosi facilmente nel servizio d� D�o, per me dir� l�beramente � V.S.Illustrissima, che quanto pi� io mi affatico per servizio della mia Chiesa, pi� mi sento venir vog lia d'affat�carmi, pi� che mai pregar� Dio, che conservi la perso na di V.S.Illustr�ssima, acci� che lei ci dia qual,che ci promet/^^te, et aiuti la Santa Chiesa coll'esempio della sua vita, e colli suoi scr�tti dottissimi, santissimi,et accettissimi � tutto il mondo. Con questo fine le bag�o le mani me l'offerisco d� tutto cuore al serv�zio suo, e la prego di conservarmi sempre il tesoro dell'amor suo santo. D� Parigi li 7 d� Novembre 1618. D� V.S.Illustr�ssima,e Rma Umilissimo,et Affet�onat�ss�mo per servirla sempre Francesco Arcivescovo d� Roano. All'Illustr�ss' e Rmo Sig. m�o Osserv. Il Sig. Cardinal B. Roma.
./3^Summar.add�t. p.8 5 .
