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1 sept.l6l8. J.A.Peretta � Bell.(cont�n.)Minute de / tento � questo popolo. Ma non oser� di porme � quest'impresa, se prima non haver� cenno di non perdere la gratia di V.S.Ill/ma, la quale (dipoi di quella del mio Cristo) stimo piu d'ognaltra cosa al mondo. Signor mio, V.S.Ill/ma per conscienza � obligata jTnon solo ad accettare che si faccino questi officii, ma procurare dal canto suo che habino effetto, ci� habi loco la lege per quae quis peccat, per haec et puniatur. Questo per hora ex abundantia cordis, � sia detto il tutto per quando sara certa la mutatione che penser� far l'arcivescovo no^ s t r o ; et in tanto me l'inchino � bacio humilissimamante le mani. De Capua il di primo di Settembre 1618. Di V.S.Ill/ma � Rev/ma Humiliss/o et obligat/mo servitore Giacom'Antonio Peretta. /^T All'ill/mo e R/mo S/or mio pad/ne col/mo il S/or Card/l Bellarmino (cachet) Si risponda che qua non ci � certezza della mutatione dell' Arcivescovo. Quando fusse, io mi contento che facciano quello che li pare. Ma io, si come verria volentieri,quando il Papa mi mandasse, cos� non lo desiderarla per non mi parere di esser pi� habile. Non penso d'havere offeso ne Dio ne la Chiesa, perche doman dai licenza di tornare et il Papa me la neg� per allora et per sempre. Arch.Vat.Gesuiti 17 fo.89-90. Orig. Minute autogr.