25 aou^ 1618. Abb� de St.Etienne � Bell.(fin) Minutes de Bell.
/ no licenza che assista al governo di sua madre, la quale,per es
ser decrepita,sola e male affetta, ricerca quasi una continua cu
ra del figlio. Laonde a miqggiuditio, mentre pare a V.S.Ill/ma
di gratificare detto don Vittorio nella maniera che ne fa scrive-
^^*re, con maggior conseguenza et con meno incommodo questa sua men
te si potr� exequire residendo sotto l'obedienza di detto padre
Abbate che sotto l'obbedienza nostra. Et questo si perche � mo-
nasterio pi� principale et di maggior timore, come anco perch�
non tiene bisogno di tanta servit�,com'� cosa per se stessa evi-
dente. / Questo mi � parso di scrivere con ogni riverenza et
humilt� a V.S.Ill/ma per servitio della mia chiesa, rimettendomi
per� sempre ad ogn'altra sua sana et deliberata volunt�,la quale
da me ad ogni suo cenno sar� posta in executione; che non essendo
questa per altro,fo fine col baciarli le sagre vesti, facendoli
/yhumilissima reverenza.
Di Bologna a di 25 d'agosto 1618
Di V.S.Ill/ma
humil/mo e devot/mo servo
D.Giovanni Abbate in s.Stefano.
All'Ill/mo Sig/re et Pne mio Colend/mo il Sig/or Cardinale Bel-
larmino Dig/mo protettore de Celestini
(cachet)
Roma
Si risponda, che � me non tocca ordinare dove habbiano da stare li monaci, amzi mi � prohibito nel breve della protettione l'intricarmi in simili maneggi; per� la R.V. o s'accordi con l'Ab^^"bate de'Celestini di Bologna, o ricorra al padre Vicario generale.
Arch.Vatic.Gesuiti 17 fol.23W5-236. Orig. Minute autogr.