Rome,5 dicembre 1617. Bellarmin au Recteur du Coll.German�que
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^ Molto R/do Padre, H�er� in concistoro non si parl� del nego-
tio della casa, che pretende ritenere il Barbiere del Papa. Se V.
R. vole,che io parli domattina al Card/le Millino, et farlo
che non conviene dargli altro giudice, lo far�. Ma vorrei, che
^Tv.R. mi mandasse scritte quelle ragioni,che mi disse in voce, per
che non me nr ricordo. Di piu gli fo sapere, che � vacato un cano-
7-^ ^
nicato in Cambrai, et era venuto da me quel
Cenit�o, �
ci� l'impetrasse dal Papa per lui. Io l'ho differito con occasio
ne della segnatura. Se V.R. lo vole per alcuno del collegio germa-
/^nico, ma 1'svisi, che io dir� al
che habbia bisogno. Se
bena q u e s t o m i ha detto,che bisogna che sia Dottore. Ora
pr� me. Di casa li 5.di Decembre 1617.
Di V.R.
servo in X�
Roberto Card.Bellsrmino.
Molto R/do Padre, Ho inteso,che questo canonicato � affetto all'universit� di Lovanio, per esser'il primo vacato doppo ohe ques to Arcivescovo ha preso il possesso della chiesa/,come sono tutti li altri di Fiandra, che vacano la prima,� seconda volta doppo il possesso del nuovo Vescovo,� Arcivescovo, et per questo Canitio ha desistito. Ma quando ancora non fusse affetto, io non parlo domani al Papa,ma gioved�; et manco posso parlare al Datario, perche habbiamo la congregatione del Santo Offitio. Et ancor che io potessi,sono risoluto non parlar di benefitii per un pezzo, vedendo ^^r,che il Papa,et il Datario havendo haute una yia poliza caldissima per il canonicato di Gante, et havendo mostrato div volerlo dare � mia requisitione, poi l'hanno dato ad un Procuratore,amico del Da tario, se bene credo,che non bavera il possesso. A me pare,che non mi convenga haver di queste publiche mortificationi. Per� se V.R. vol'andare,� mandare per'aiuto d�i suo alunno, far� bene; se ben tengo,che non far� niente. Ora pr� me. Di casa li 5 di Decembre 1617. Coll.Germ.Arch. n.LV fol.142 et 144 (adresse) autogr. ^ etc.(ut supra)