80 Converg^g^^13 ju�llet 1617. La duchesse delle Noci � Bellarmin./J
^ Ill/mo et R/mo Sig/r Patron mio oss/mo
Rendo a V.S.Ill/ma infinite grafie per quelle che s'� degnata di
farmi nel particolare di D.Beatrice Barone, et gi� che per le dif
ficolt� che si sono insorte, non s'� potuto colpire essorter� alle
jTmonache quel che V.S.Ill/ma mi fa grafia di scrivere, restandole
io in tanto sopra modo obligatissima della volont� ch'ha havuta di
favorirmi. Il S/r Cardinale Gaetano b.m/ae fu servito ottenerme li
cenza dal Papa di posserme confessare da Capuccini, et perche fu
per me sola et a tempo, et io la desidero per sempre,et per me, per
^ i l Duca et Duchessa miei Padri, miei figli,et certe altre Signore
che tengo in casa, supplico V.S.Ill/ma co'l maggior affetto che po
sso a restar servita d'intercederme questa grafia da S.Beatitudine,
ch'io la ricever� per singolarissima, et ne restar� con obligo in
finito a V.S.Ill/ma, alla quale bacio per fine le mani, et priego
/Tda N.S. le grandezze maggiori. Da Conver^^no
luglio 1617.
Di V.S.Ill/ma et p/ma
S/r Card/le Belarmino.
Aff/ma serva La Duchessa delle Noci.
Si risponda, che ho parlato � N.S. intorno alla licenza di con fessarsi con li Padri Capucini, et ho fatto la debita instanza per ricevere la grafia. La S/t� sua dice,che questa licenza non si da mai,se non � tempo; et di piu dice,che si contenta che la licenza vaglia per V.E. et li suoi figli,et padre et madre, et non per al^ftri; et questo con conditione che piacesca al P.Procuratore Genera le de Capucini, i^ quale si � contentato , et ha fatto l'incluse licenze.
Arch.Vatic.Gesuiti 17 fol.6-7^. Lettre orig.; minute autogr.