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ciò al priore d'Avignone, non ho avuto risposta. Per tutte queste cause ho supplicato N.S. di qualche rimedio, e la S.tà Sua si è compiaciuta ordinarmi che scriva da parte sua a V.S. Ill.ma come ora faccio, che lei, se così gli parerà bene, deputi un visitatore o vescovo, o altra persona giudicata da lei zelante e fedele, il quale visiti i monasteri dei Celestini di Francia, e in particolare s'informi dell'animo loro verso l'obbedienza al Sommo Pontefice, e del riconoscere l'abate generale, e il protettore, e dell'altro cose che appartengono all'osservanza della disciplina monastica, massime intorno ai voti essenziali di povertà, castità e obbedienza. Questo a quanto avevo da scrivere a V.S. Ill.ma per ordine di N.S. con rimettere il tutto al suo prudentissimo giudizio, e umilmente le bacio la mano.
Di Roma il di 10 di giugno 1607.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
umilissimo servitore
il Card. Bellarmino.
S.r Card.l Barberino
All'Ill.mo e R.mo Sig.re mio oss.mo il S.r Card.ke Barberino. i
Parigi.