Rome,26 novembre 1616. Bellarmin � Anto�ne Cervini.
/ Molto ill/re Sig/or Cugino, La morte del Vescovo di Tiano � me non ha dato fastidio nessuno, perche di questi accidenti il mondo n'� pieno. La malattia sua � stata longhissima,et penosissima; et si crede, che sia nata da veleno datogli in una vivanda, procurato jTda una persona sceleratissima, che temeva di esser castigata. Il
Sig/or Marcello sta bene, et attende � studiare con diligenza. Fi nisco con pregare alla persona sua, et � tutta la casa ogni pros
perit�. Di Roma li 26. di Novembre 1616. Di V.S.m/to ill/re Cugino aff/mo per servirla il Card/le Bellarmino.
Desidero grandemente sapere il vero dello stato della sig/ra Ca milla mia sorella; ci� �, che robba habbia, cosi stabile,come mobi le; per cognoscere se gli basta la provisiona, che io gli do. Io ^Tcommisi questo � Ruberto,mio nipote, ma non l'ha saputo dire. Mio fratello � troppo vechio, li suoi figlioli sona troppo giovani, per� non mi fido. Mi faccia grafia V.S. mandarci la Sig/ra Maria, � il Sig/or Francesco Maria, et per mezo loro farmi sapere la ve rit�, perche io si come non voglio arrichir� mia sorella, cosi non
vorrei, che patisse.
Sig/or Antonio Cervini.
(adresse): Al molto ill/re sig/or Cugino,il Sig/or Antonio Cervini
Montepulciano
(cachet)
Mss. Cervini 53 fol.139. Orig. autogr.