Molto Illustre et Revmo Signor come fratello,
La Charità sua mi grava troppo con presenti, come quelli che hoggi ho ricevuti et non ardisco ricusarli perche v
da vera charità ma nondimeno gli do consiglio da amico,che
più tosto à poveri,che à me, che [se] bene sono povero Cardinale, nondimeno vi sono infiniti più poveri di me. Et questo consiglio lo piglio ancor'io per me che dono à richi et volentieri à poveri retribere mihi. Lei é prudente et savio non ha bisogno di miei ricordi.
Ho parlato lunedi passato à N.S. à longo intorno alle monache di cotesta città, et gl'ho detto che il più facile rimedio é levare lr monache à frati. Il medesimo ho detto à Monsignor Vulpio. Non so quello,che faranno, ma spero bene.
Il mio Agente si porta molto bene et é sollerte et diligento,e degno della gratia di V.S.Revma alla qy
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