Montepulciano^6 avril ^6^4. _Be v�caire de
Bell.
/^Mlnute_de_la_r�gonse de Bellarmin.
/ Ill/mo et Rev/mo Sig/re Padrone mio col/mo
Questi confratri della Compagnia di s.Stefano detta de'Grandi
pretendono bavere una spina della corona di Nostro Signore e per un'
breve da Paolo Terzo hebbero certe indulgenze,per il che senza dir-
jTmene cosa alcuna fecero publicare in pulpito dal predicatore ques
te indulgenze e che desideravano i detti Confratri
con pi�
veneratione che non havevano fatto per il passato detta spina con
mostrarla solamente il Venerd� Santo et ohe quelli che fossero sta
ti presenti
indulgenze. Secondo lo giusto mi risentii con
/y il C^^pellano di detta Compagnia che havesse ardito senza licenza
mia fare publicare detta indulgenza contro la forma del s.concilio
di Trento; da questo volsi vedere queste indulgenze et perche non
sono state approvate dopo la revocatione di Clemente,ho detto alli
Signori Priori della Compagnia che ne procurino la confermatione et
/^^ne scriveranno a V^S.Ill/ma con mandarli copia del breve, nel quale
sono queste parole:"ac locum ubi s/ma spina coronae eiusdem Redemp-
toris nostri reconditur". Et havendo voluto vedere se di questa spin
na vi fusse cosa autentica, non trovo altro che una tavoletta anti
ca con segno di due chiave,nella quale sono intagliate queste paro-
le:"Spina coronae Christi"; et intendo da vecchii che per traditio-
ne inveterata si � tenuta et tiene per tale. Nella visita fatta
del'anno 1583 da Monsignor de Sarsina visitatore apostolico non si
fa mentione alcuna di questa spina, bench� esso Monsignore visitas
se questa Compagnia et suo oratorio. Nella visita che fece il S.Ugo
4^^se leggano queste parole: "Asservatur in ecclesia in loco satis de
centi spina coronae D.N.Jesu Christi in quodam vasculo vitreo, in
alio reliquiario argenteo incluso; de qua tamen asserunt non haberi
certitudinem". Io non ho escluso che la venerino con questa solen
nit� che le prestano, ma si bene che servino il solito