Rome,22 mai 1613. Bellarmin au G�n�ral des C�lestins. / Z ^ l ^ Molto Rev.Padre come fratello. Vedo dalla lettera di V.P. di 1 5 di questo quanto mi dice in materia delle difficolt� per le unioni delli monasterii picoli, et poich�*non si pu� assolutamente fare quanto si era decretato, V.P. vada con la prudenza sua des- j^"treggiando nel miglior'modo che puote, che � lei mi rimetto. In questo propositi soggiongo � V.P. che la Communit� di Cascia si duo le molto che quel'loro monasterio sia stato unito � quello di Norcia, terra tanto aborita dalli Casciani, per� quando si potesse dar'loro sodisfattione che fosse unito al monasterio dell'Aquila c / ^ c h e pure gli � vicino credo che per levarsi di haverlo sottoposto � Norchini se ne contentariano, et di questo parere � anco il Padre abbate di S^� Eusebio. Hora faccia V.P. anco in questo quanto gli pare conveniente, che me gli rimetto, et Dio N.S. la contenti. Di Roma il di 22 di Maggio 1613. Di V.P.M.R. Come fratello il Card.le Bellarmino. Pre Abbate Genie de Celestini.
(Adr.) Al molto R.do Pre come frello il Pre Abbate Generale de
Celestini.
' (cachet)
Arch.Vatic. Gesuit.20. Origin. signat.autogr.de Bell.