Rome,14 ao�t 1612. Bellarmin � l'Abb� g�n�ral des C�lestins. $#02
/ Molto Rev.Padre come fratello. Mi scrive il principe di S^� Buono,et l'universit� della terra sua di Bucchiancio dolendosi, che si siano levati di Bucchiancio li monaci, et che quelle entra te si siano applicate al monasterio di Chieti. Io h� risposto all' 3*uno,e l'altro che � quello che si � fatto in capitolo generale non posso rimediare io,ne altri, et che si � osservato il Breve della s^^ mem.di Pio V con il consenso anche di N.S.Papa Paolo V soggiongendogli che havrei scritto � V.P. che in quanto alle entra te del detto monasterio,et alle messe,et altro, acci� non si defraudino la pia volont� dell! benefattori, et cosi essorto lei � pigliare quel'migliore espediente ohe gli parer� convenirsi, ac ci� si quietino li sopradetti, ohe alla pia prudenza et carit� di V.P. mi rimetto, sperando ohe procurar� che per questo ne per alt ri simili luoghi io senta altri lamenti. Et Dio N.S. la contenti, /y*et prosperi sempre. Di Roma il di 14 di Agosto 1612. Di V.P.M.R. Come fratello il Cardle Bellarmino.
Al m^ o Rev.P^re come fratello il Pr^e Abbate Generale delli Ce-
lestini.
(cachet)
All'Abbadia.
Arch.Vatic. Gesuit.20. Originai, signat.autogr.de Bell.
