Rome,19 sept. 1609. Bellarmin � son fr�re Thomas.
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/ Molto illustre Sig fratello. Ho visto quauto scrive il
cavalier Vinta al Sig^ Vicario et la risposta. Io rispondo al Sig^
vicario che non tardi � finire questa causa, potendo giustamente,
� ci� sia finita prima che l'arcivescovo di Pisa venga � Montepul-
JTciano. Non temo che si possa far rivocare, massime � Roma, essendo
spedite le bolle con tanta spesa del capitolo; ne anco posso cre
dere che voglia in Roma l'arcivescovo dimostrarsi contrario � me
� alle mie attieni. Forse quelli che vengano da Fiorenza amplifi
cano le cose.
Quanto �
Chiara, io stesso desiderar� il suo parere, ma mi
ha detto qua il Sig Tarugi che ancora l'arcivescovo era di parere
che non si potesse fabricare in S Chiara, et che era meglio ti
rare le monache dentro. In somma spero che saremo d'accordo. Il
memoriale che diedi alla congregatione de vescovi fu per informa-
/^Ttione del Sig^ Giu�io Ricci, al quale pensavo poter dare pienissi
ma fede, come anco pensava il Papa, et per ordine dell'istesso Papa
si diede il memoriale, ne toccava in cosa nessuna il vescovo che
era assente; ma io si, che ho ragione di lamentarmi di lui, che non
serv� la parola nel monacare Olindria, onde bisogn� che io ci met-
tesse del mio 1 5 0 scudi; et tutte queste cose furono sopite per
lettere. Alla fine credo di haver poco bisogno di lui, ne mi curo
di quello che sia per tentare. Con questo saluto tutti di casa. Di
Roma, li 1 9 di settembre 1609.
fratello aff^^ di V.S.
Il Card. Bellarmino.
Al molto illustre Sig^ fratello, il Sig^ Thommasso Bellarmino. (cach.pap.) Montepulciano. Lettere originali.