170 Bellarmin � son fr�re Thomas Rome, 20 ju�llet 160L.
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/ Molto 111^^ Sig�^ fratello. Ho hauto caro, che V. S. hahbia presentato il sig^ Card. Borromeo: et mi sono maravigliato, che costi si siano trovate trote Sto molto dubio, se devo fare l'offitio per la sorella di mg'. Lelio, perche ho inteso da buon luogo, che lei si vorria rimaritare, et che non ha vocatione di religione, et non � licito forzarla � farsi monaca. Ne pi pare,che essendo cosi vechia,et inferma, et avezza � viver co'l marito, che gli stia bene rinchiudersi nel monasterio. Tentar� un poco l'animo del Sig^ Cardinale di Fiorenza, capo della congregatione de regulari, ma jnon risolvar� niente, fin che non sia certificato, che quella
donna desideri esser monaca. Saria bene essortar mg. Lelio � te nerla in casa, il che saria di pi� edificatione. Scrissi per l'al tro ordinario, che si vedesse come sta Angelo � Perugia, et se era necessario fargli mutare aria. V. S. faccia quello che gli par meglio. Con questo mi raccomando. Di Roma li 20 di luglio 1601. Fratello aff^� il Card. Bellarmino. Ext.: Al molto 111^^ Sig^^ fratello il Sig Thommasso Bellarmin!. cachet pap. F . B. 1. Autogr.
