Capone, 18 Mai 1602.
Bellarmin � son fr�re Thomas.
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/ Molto 111^^ Sig^ Fratello. Arrivamo � Capua alli 4 del presen
te, et si fece l'entrata solenne. Alli cinque cantai messa ponti
ficale con intervento di grandissima gente che non si poteva passar
per le strada senza fatiga. Hora attendo alle funtioni episcopali
con sodisfatione,per quanto intendo! M Riccinardo Benci mi scrive
di trovarsi in estrema necessit�, et voleva venir qua perche li
creditori non lo faccino pigliar prigione. Io gli ho scritto che
non venga qua, perche non ci potria stare con riputatione sua ne
mia. Mi � parso obligo di carit� mandargli qualche poco di aiuto;
per� ho dato ordine al maestro di casa che mandi � V.S. per via di
Siena 150 scudi che saranno 70 per voi et 30 per mad^ Camilla per
la paga di S^� Giovanni, et il resto lo potr� V.S. dare da parte
mia � M Ricciardo, che saranno 50 scudi. Ma non pretendo dare �
M Ricciardo questi denari se non per una volta sola, et non con-
tinuarli. A V.S. ho aggionto 10 scudi et c�si seguiter� al Natale,
et forse prima mi sforzer� mettere qualche cosa ne monti per le fi-
gliol�e. Tutto il bene che io vi posso fare ha da nascere dalle
pensioni, perche dall'arcivescovado non penso pigliarne un quattri-
no, poi che i bisogni della chiesa et de poveri sono grandissimi
et le entrate sono molto sminuite. Vero � che chi potesse spendere
20 � 30 mila scudi in comprar bestiami,bovi,bufali et cavalli et
cultivare le terre che restano inculte,et sono bellissime et gran
dissime, si farebbe una grande entrata; ma io non ho il modo, ne
sono in et� di potermi promettere lunga vita; per� si far� come si
potr�. Mi raccomando � tutti. Di Capua li 18 di maggio 1602.
fratello amorevolissimo
Il Card. Bellarmino
Adr.: Al molto 111^^ Sig^ Fratello, il Sig^ Thomasso Bellarmino.
Alla Scala per Montepulciano.
[cach.pap.]
[ F. B. 1. Autogr. ]