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Molto illustre signor fratello. Ho parlato a N.S. della collegiata di Santa Maria di S.Biagio, e Sua Santità si mostra molto inclinata a compiacere la città. Mi ha detto, che faccia venire il privilegio, che la città tiene da Papa Leone X del iuspatronato. V.S. potrà avvisare a chi tocca, che lo mandino, e sebbene simili iuspatronati ex privilegio sono abrogati dal concilio, e da alcuni Pontifici, tuttavia S.S.tà si mostra pronta a confermalo. Il negozio andrà alla congregazione del concilio, e qui si esamineranno i capitoli, ma già che il Papa non vi ha molta difficoltà, spero che anche la congregazione ci vorrà bene. La spedizione per via segreta è al tutto impossibile. La spesa della bolla sarà di duecento ducati, per la compositione sarà più o meno secondo la narrativa della supplica, et secondo la grazia che vorrà fare la dataria. Mi si dice da periti, che vi andrà in tutto almeno un migliaio di scudi. Quando V.S. abbia riscosso i 500 scudi d'oro, non si scordi del debito di Ms. Bartoletto quanto a frutti decorsi, come ho scritto altre volte. A Natale, o prima si manderà per la retta delle figliole, e per seguitare il risarcimento della casa, e avrò caro sapere, quanto si avrà da mandare per la fabbrica, che per la retta lo sappiamo. Iddio sia con lei, e tutti di casa. Di Roma li 30 di novembre 1607.
fratello aff.mo di V.S.
il Card. Bellarmino.