Bonanni, Filippo. 'Notizie circa la Galleria del Collegio Romano'. (1709 ca.).
Name(s) | |
---|---|
Title | Historia circa la Galleria del Collegio Romano |
Year | ca.1709 |
Language(s) | lat |
Bibliographic level | Manuscript |
1r
1v
2r
Notizie circa la Galleria del Collegio Romano
Viveva nell'anno 1650 nel Campidoglio Romano il signor Alfonso Donnino, cittadino di Toscanella e segretario del Popolo Romano, e perché era amante delle scienze, desiderò che dopo la sua morte si consegnasse una raccolta di cose erudite da lui fatta al fine di ornarne una nobile Galleria; che perciò risolve di lasciarla al Collegio Romano, persuaso che in una casa religiosa, in cui si faceva professione di attendere alle lettere, si sarebbe fedelmente adempita la sua volontà, che perciò dopo il suo testamento aggiunse un codicillo il 12 di novembre del 1651 nella cui copia autentica presa dagli atti di Amico Abinante Notaro Capitolino è registrato come segue. In Dei nomine Amen. Fidem facio per presentes ego Cur. Capit. Not. publicus infrascriptus qualiter in Codicillis conditis a D. Alphonso Donnini de Toscanella in Actis meis § rogatus sub die 12 novemb. 1651, in quibus codicillis inter alia disposuit ut infra. Item esso Signor Alfonso codicillante asserendo per sua diligenza e soddisfazione avere radunato insieme molte cose curiose e di prezzo a fine di costituire e ornare una Galleria, e desiderando sommamente, che restino sempre unitamente in qualche luogo particolare a ciò possano essere godute, per tanto ha risoluto lasciarle conforme le ha lasciate e lascia al Venerabile Collegio Romano della Compagnia di Gesù, il che dichiara tanto più volentieri fare, tanto che non solamente avrà il fine da lui desiderato, ma ancora ritrovandosi in questa università molti religiosi e dotti Padri, i quali potranno aiutare i loro studi con queste sue fatiche, et esso Signor Codicillante ancora potrà con esse in qualche maniera concorrere al pubblico Beneficio, le quali cose costituiscono e ornano la Galleria, asserisce essere statue, mascheroni, idoli, quadri armi, pitture, tavole di marmo e di altra materia preziosa vasi di vetro e cristallo, strumenti musicali, piatti dipinti diverse sorti di pietre e frammenti di antichità, e ogni altra cosa destinata per servizio di detta Galleria, volendo che seguita la sua morte li Padri del detto Collegio di loro propria autorità, etiam non de manu haeredis possano pigliare e portare via tutte le suddette robe ad uso di Galleria con farne però dichiarazione e quietanza per mano di me notario, e il tutto possano impiegare come parrà e piacerà ai suddetti Padri con farne qualche memoria, conforme piacerà loro, e solito farsi ai loro Benefattori, pregando con ogni efficacia il Reverendissimo Padre Generale della Compagnia di Gesù e il molto Reverendo Padre Rettore del Collegio Romano che vogliono gradire il suo buon affetto accettando questa sua disposizione, sperando esso Signor Codicillante che la Gratitudine che detti Padri hanno mostrata verso altri di loro
2v
Benefattori siano cortesemente per esercitare verso di esso Signor Codicillante, tenendo memoria di lui nelli loro Santissimi Sacrificij e orazioni tanto più per havere disposto nel sudetto suo testamento di essere seppellito nella nuova chiesa di Sant'Ignatio contigua al detto Collegio Romano, conforme al suddetto suo testamento, volendo però che detti Padri a loro spese facciano porre nel suo sepolcro una lapide di marmo con la seguente inscrizione così. Alphonsus Donninus civis Tuscanensis hic resurectionem carnis expectat. Et haec inter cetera et alias latius prout in dictis codicillis et actis meis et ad quæ § et in quorum fidem et dati hac die 10 9.bris [2] 1701. Ego Amicus Abinantes civis Romanus publ. apostolica Aucto ritate Caus. Cur. Cap. Not. et in officio D. Joannis Abinantis[3] succes sor, qui de præmissis rogatus ideo præsens Codicillum subscripsi en[4] pub.[5] Reg. in fid. § loco Sigilli + Fu questo con cortese Legato accettato dal P. Gosvino Nikel allora Vicario Gnle d.a Comp.a e diede la cura al P. Atanasio Kircher il quale in quel tempo dimorava in Collegio Romano come apparisce nel Catalogo delli soggetti di esso, in cui scribebat imprimenda che perciò fece trasportare dopo la morte del Testatore il tutto al sud.o Collegio e ne fece quietanza agli eredi del Defunto Benefattore siccome il P. Generale a di 13 9.bre dell'anno med.o sottoscrisse l' accetazione, e parimente il P. Fabio Albergati in tal tempo Rettore nel Collegio Romano promettendo l'uno e l'altro di adempire la volontà del Defunto, con applicargli una messa quotidiana per petua in segno di gratitudine. Tutto ciò apparisce negli Atti del med.o Abinante, donde si è cavata copia autentica di quanto accadde, e vi sta registrato come qui si aggiunge. In nomine D.ni Amen Presente publico instrumento ubique pareat evidenter et sit notum quod anno ab eiusdem D.N. Jesu Christi salutifera na tivitate millesimo sexcentesimo quinquagesimo primo indict. 4.a die vero decimaseptima novembris Pontificatus autem in eodem X.po Patris et D. N. Innocentij Divina Providentia Papæ Decimi anno eius octavo admodum R. P. Athanasius Kircher Soc. Jesu vice et nomine R.mi P. Rectoris Ven. Coll. Rom. Legatarij b. m. Alphonsi Donnini, pro quo R. P. Rectore de voto promisit libere § et non quid § alias § declaravit et confessus fuit habuisse et recepisse et ad dictum Collegium asportari fecisse etiam cum Assistentia Ill.mi D. Bartholomei