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Fu nel Seminario il tempo Carnevalesco, dal quale vedevassi esser comminciato
à concepirsi un tal Disordine per non essersi pigliato il tempo del Carnevale
di quest'Anno nel modo che conveniva, dissolvendosi gl'animi de Giovani
di maniera che non furono bastanti li giorni Santi della quadragesima per
riformarli e ridurli alla buona, e solita disciplina con tutto che li superiori
cos'adoperassero con tutti li mezzi possibili.
Comminciò la detta sollevatione dalla Camera di Signor Giovan Battista qual era de Convittore
Giovanni maggiori del Seminario ma delli meno osservanti della disciplina e
delle Regole del Seminario et havendo questi un Prefetto Religioso molto discreto, e prudente, e di
più amator della osservanza e disciplina del seminario procurava in tutte le maniere
possibili di regolare la sua camera con quei modi che si conveniva, servendosi
più tosto della dolcezza che dell'asprezza, per farli camminar avanti nella studij
e Virtù cristiana, niente di meno non potendo, over non volendo li giovani della
sua Camera sopportare il soave giogo della disciplina, provando più tosto
di scoterselo dal dosso, pensarono di dare una mortificazione al detto Prefetto,
acciocché s'accumodasse a darli quella libertà di vivere che loro desideravano
giache non potevano ottenere da Superiori quello che dommandavano. E perchè
il Prefetto secondo il suo Officio avisava il Superiore delli loro mancamenti
e gli faceva haver delle mortificationi, e penitenze, stimarono di sfogare li
loro sdegni contro il Prefetto non potendo fare contro li maggiori superiori
onde s'acurdarono tutti della camera di far una Rissa fra di loro in tempo
di notte mentre si faceva la Ricreatione dopo cena, e supponendo che
il Prefetto si sarebbe fraposto per quietare la rissa et haverebbe impedito
che fra loro non si percotessero all'hora s'erano concertato che s'estinguessero
li lumi della Camera, e nelle tenebre si percorresse ancora lo stesso Prefetto
quale si sarebbe facilmente dato a conoscere con la sua Voce e parlare in quel
buio. Comminciò la detta Rissa Francesco Castracani da Fano, quale
levatosi dalla Ricreatione con un altro fingendo di star seco sdegnato, et in colera
si cominciorono a dare fra loro dei Pugni. Ma il Prefetto che s'era accorto
che si faceva per burla e che era una mera finzione poco o si mosse per quietarli.


[1]

  1. Marginalia: 'Camera di S. Battista.'.
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