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f. 29v


immensa carità verso di me povero cieco nato et allenato nell'oscura legge del finto Profeta Mahometto. Dio per la sua infinita bontà mi liberò di quelle infernale legami e mi elesse per figlio suo, così favorito con heroiche gratie senz'alcun mio merito.
Non mi maraviglio molto di questo fatto quando considero da ch'ho ricevuto tanto favore essendo stato il dono secondo il personaggio che lo diede: per esser egli un Dio infinito, bisogna che slarga la mano senza misura per mostrare quello che è.
Ma quando considero perché à me non ad altri più perfetti et intendo che Dio per la sua infinita bontà in questo non guarda alli meriti, nè alla qualità delle persone, mà dà e favorisce a che li piace, quando vuole e come vuole, secondo che sà nelli suoi segreti. Questo solo so dire ch'Dio lega le pecorelle smarrete con le sue gratie, acciò che