Reverendi Padri e carissimi fratelli dico le mie colpe
Havendo io ricevuto il Santo Battesimo nel felice giurno del Glorioso Santo Ignatio nell'anno 1656. Et in questi giorni sono ritirato per contimplare questa gran misericordia di Dio usata in me miserabile sua minima creatura. Dio nostro Signore m'hà fatto cognoscere come era il mio stato senza Dio in quealla cecità, e mi hà fatto ricordare delli grandi beneficii che mi hà fatto senza alcun mio merito. Essendo io cieco dalla mia natività, egli come è benigno e misericordioso, mi illuminò con il lume della sua Santa Fede, però tutto il fatto era per sua gloria, ut manifestetur opera eius in me povero d'ogni virtù. Et di più mi hà fatto cognoscere in questi giorni le mie sceleragini[1] e mancamenti, che hò fatto contra la sua Devina volontà in questi quatro anni, che sono indegnissimo christiano; particolarmente di poca corrispondenza con lui conforme l'obbligo mio nel lume che mi hà dato; e del mal esempio che hò dato nella sua Santa Fede catolica,e delle male deficationi ch'hò dato in questa Santa Compagnia di Giesù, particolarmente in questa casa, e di molto servitio di Dio, che poteva fare per la mia trascuragine non l'hò fatto, per questo io fui causa d'impedere la gloria di Dio come dice Christo ut videant opera vestra bona et glorificent Patrem vestrum, qui in celis est[2]. Di tutti li miei mancamenti ch'hò fatto domando perdono a Dio nostro Signore, et alla Santa Compagnia, veramente per le mie infinite colpe, merito ogni magior castigo, mà vedo la misericordia di Dio, in cambio d'esser casticato, mi fà come un buon Pastore, che cerca la sua pecorella smarita; Per tanto humilmente suplico tutti Reverendi Padri e carissimi fratelli accio che mi aiutino a rendere gratie a Dio et alla Santissima Vergine, et il mio Santo Protettore verso loro Santo Ignatio per tanti beneficii, che mi hanno fatto, e fanno continuamente e preghino per me nelli vostri Sacrificii et orationi, accio che io corrisponda alla chiamata di Dio secondo la sua Divina volontà.