P. C.
Mi è stata di grandissima consolatione la gratissima di V. R. per la quale mi diede ottime nuove; Vi rendo per cio molte gratie. Quella parabola poi era à proposito al caso nostro. Spero nella gran bontà che si verificarà una volta secondo il voler divino. Padre mio stia pur con l'animo in pace, perche quel Dio il quale ha fatto mover il nostro cuore à si gran desiderio di propagar la fede sua dove non è conosciuta egli stesso trovarà mezzi efficacissimi per mandarci à manifesrar la sua gloria: e se bene pare à noi cio per adesso essere cosa impossibile, tuttavia quando mai pensiamo, il SIgnore ci farà vedere la sua onnipotenza. Quia non est impossibile apud Deum. A noi dunque tocca dire Dominus regit me, Se nihil mihi dierit. So di certo che più volte il Signore ha fatto veder e toccar con le proprie mani alli suoi servi il suo grand in casi disperati. Simil cosa farà anche con noi, mà ci vuole un poco di patienza. Hora donque, Padre mio, ancor che così siamo grandemente mossi à fare grand'imprese per maggiore gloria di Dio, che ci pare senza dubio possiamo dire qualche volta con l'Apostolo San Pauolo Charitas enim Christi urget nos, nulla dimeno dobbiamo voltarsi verso Dio con dire Fiat voluntas tua sicut in coelo et in terra. Facio saper à V. R. per confirmatione di quant si è detto