onde sapendo quanto sarebbe importato al servizio di chiesa Santa che tali
avisi arrivassero, e penetrassero subito all'orecchie del Sommo Pontefice Ro-
mano, fu sollecitissimo in farli pervenire per mezzo del Card. Pietro Aldobran
dini nipote di Clemente quanto passava intorno all'infermità e morte che seguì
del Duca di Ferrara, qual sollecitudine non solo il Cardinal Aldobrandini ma lo stesso
Sommo Pontefice Clemente Ottavo celebrò più volte la diligenza di mons. Oratio
Vice legato di Bologna in far sapere distintamente quanto passava circa tutti le
cose dello stato di Ferrara mentre stava per cadere alla Chiesa che però in un
publico concistoro confermò il Sommo Pontefice Clemente quell'istesso che confessa
va il Card. Aldobrandini che l'acquisto dello Stato di Ferrara fatto da S. Chiesa,
si doveva in gran parte attribuire alla destrezza o prudenza di mons. Oratio
Spinola Vice legato.
Ma per che D. Cesare d'Este per la morte del Duca Alfonso suo Cugino procurò
con tutte le sue forze di succeder al Ducato, non volendo cederlo alla Chiesa,
alla quale giustamente era decaduto, fu necessario ch'il papa risolvesse di
venire all'Armi per escluderne D. Cesare che s'era fatto coronare Duca di
ferrara. Per questo rispetto fù maggiormente necessario ch'il Papa si vales
se dell'opera del V.legato di Bologna mons. Oratio Spinola, quale quanto
s'adoprasse in servizio della Chiesa non si può del tutto riferire. Primieramente
s'affaticò non poco in far penetrare dentro le Porte della città di ferrara la
scommunica che Papa Clemente fulminò contro D. Cesare d'Este. Poi quanto
s'adoprasse per le provisioni della Guerra imminente, come si portasse negli
apparati d'essa, quanto sollecito, quanto prudente si dimostrasse, benissimo
lo testificarono l'Eccellentissimo S. D. Mario Farnese Generale per detta impresa,e
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