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sia Benedetto Dio. Mai sarei stato in vita mia senza scrupolo, e rimorso
di coscienza, se io fussi scampato dalle mani loro. Non mi rincresca
d'altro, se non che non ho spedito alcuni negozij ch'ho da fare. Soggionse
Hauardo, adesso sono 16 hore, potete spedire li vostri negozij avanti le 22
hore, e poi andarvene a' loro. Dove disse Tomaso debbo io andare. Rispose
Hauardo. al Vicario del S. Cobbamo che si trova alloggiato nell'Hosteria del
segno della stella in Pescaria nuova et ivi havete da dommandare un certo
J. Andrea Vicario del S. Cobbamo, et a' lui v'havete da consegnare, così sono
restato di fare con l'Hoste per liberarlo da un gran travaglio che pativa per nostro
rispetto senza sua colpa. Tomaso promise di far quanto Hauardo gl'ha
veva detto, e così si divisero fra di loro, ne più si viddero insieme e To-
maso se n'andò a' sbrigar quanto prima li suoi negozij per presentarsi Pri
gione per il desiderio grande ch'haveva di patir per la fede di Giesù Christo.
Alle 22 hore dunque doppo haver spediti li suoi negozij se n'andò il buon Tomaso
solo al detto luogo et cui si rese prigione e fu menato alla corte della Regina
la quale all'hora alloggiava al luogo detto Honsoucho, o' Orlando d'onde
doppo d'haver conferito cinq. giorni con vari ministri, quali indarno cercarono
di sovertirlo, fu mandato al Marshalsto per caso della Religione, e non per
tradimento, e di là alla Tom. per esser ivi tormentato come fù nell'Eculeo
non per rivelare alcun tradimento come gl'Aversari falsamente pretendevano ma
perchè non voleva confessare i suoi privati peccati a' loro come egli confidente
mente e con verità gl'affermò in faccia quando fu processato. E così fù menato
a' Westmonasterio et ivi processato, e condannato come si dirà.