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della promessa non sapevo come hò da fare per non mancare della mia parola, pregando alla Beatis.a Vergine, che mi facessi gratia particolare in torno questo. Ecco la mattina del ultimo giorno assignato stavo spettando il maestro per non perdere la lettione, con questo proposito di dirli tornate dopo mezzo dì per il dinaro, perche diterminai d'andare ad un mio amico fedele accio che mi li imprestasse. Mentre stavo spettando mi viene una ambasciata, che quel Padre, il quale mi diede qulli primi dinari dalla parte della S.ma Vergine, vuole parlar meco. Subito lasciai ogni cosa per vedere che cosa sia quella chiamata in quel tempo così si strema necessità. Intrato fù alla ciesa del Giesù, lo ritrovai ivi spettandome con una carta à mano al centro dove era molta moneta di oro et argento, più di quello che volevo diece volte. Senza che egli mi dice parola alcuna mi diede la carta è neuta tal cosa, non d'altra persona che della Regina dell'Angeli. Perché trovandomi