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è solo di 34 mrtri (mentre vidde che quando il
gas usciva dal vaso con quella velocità, la fiama
non si propagò nell'interno).
A pag. 775 tribuisce al grande prisma di Merz una
deviazione di 13°, e pure l'angolo refrigente non
è che 12°, il che sarebbe impossibile.
Mi parebbe che dopo gli effetti magnetici del
sole (Cap. XIII. Art. 6) si potrebbe forse mettere ancora un
articolo sopra gli effetti elettrici. Cioè come dicono
molti, che il sole è negativo e attira la t El nell'
atmosfera terrestre e così forma una marea
elettrica, la quale sara cagione 1°. del doppio
periodo diurno della pressione atmosferica, e
2°. forse delle correnti telluriche le quali sono
tanto concnesse col magnetismo terrestre.
Ma questa è un'animadversione che poco varrà.
E non vogio in niente pretendere una correzione
o critica della sua bella opera. Ma penso che non
nuocera niente il communicare alcuni pensieri.
Godo molto che V.ra R.za ha trovato un'applicazione
così eccellente del suo metodo spettroscopico nuovo
all'osservazione del passagio di Venere, Vi saranno
delle lingue invidiose, ma nessuno scemerà il merito
di quella scoperta. Pure quanto a quell'applicazione
per farla veramente utile, ci vorrebbero misure
del diametro solare fatte col medessimo apparato,
e con quella precisione che si cerca ottenere cogli
eliometri. V.ra R.za ha fatto ciò che poteva col osservare
il tempo del passaggio del sole. Ma ci vorrà di più,
ed eliometro non possiede. Si troveranno altri, i quali

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