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Rome,18 mai 1606. Le docteur Har�son � Bellarmin.

574

/

111^^ et

Signor

Supplica la S.V.Ill,ma il dottore Harisono procuratore del ar-

chiprete d'Inglaterra che si degni informare Nr� Signore intorno a

un giuramento proposto dal parlamento alli catholici d'Inglaterra,

jTdel quale ha detto Sua Beatitudine che vuole pigliarne il parere

delli Signori della congregatione del Santo Officio, che questo g

giuramento pernicioso e stato cavato dalla dottrina delli preti Ap

pellanti nelli libri loro stampati, et fu presentato al detto Santo

Officio per duoi procuratori del detto Archiprete nel anno 1602,

quando stettero qui in Roma et hebbero promessa che la detta dottri

na sarebbe stato condennata, ma perche non segu� la detta condenna-

tione et dichiaratione la detta dottrina che sta sparsa in miliari

di quelli libri tenuti per catolici, n'ha fatto impressione in mol

ti, parendoli che se fusse tanto falsa et heretica,come il detto

Archiprete con li suoi seguaci et li padri Gesuiti affermano, la

contraria sarebbe stato espressamente et publicamente condennata.

Pare dunque alli migliori catolici della nostra natione ch'il

miglior modo et piu efficace per ributtare questo pernicioso giura

mento et per instruire li catholici di quello che in questo caso

^^7 hanno di fare sarebbe condennare la dottrina contraria che sta nel

catalogo adjionto, et poich� sono tornati a Roma duoi delli stessi

Appellanti che furono qui nel detto anno di 1602 zsarebbe molto

importante eh'essi non solamente protestassero contra questo giura

mento, et che lo testificassero in nome loro et delli compagni per

scritto publico da mandarsi in Inglaterra, accioche visto dal re

et dalli suoi congiglieri, intendessero che tutti sacerdoti sono

del medessimo parere in questa materia et cosi non po^reobono per

seguitare l'uni piu dhe 1'altri per questa causa, et li poveri af

flittissimi catolici se terranno obligati a V.S.111^^ per questo

buon officio fatto per loro con Sua Santit�, quam Deus etc.