Rome,18 mai 1606. Le docteur Har�son � Bellarmin.
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111^^ et
Signor
Supplica la S.V.Ill,ma il dottore Harisono procuratore del ar-
chiprete d'Inglaterra che si degni informare Nr� Signore intorno a
un giuramento proposto dal parlamento alli catholici d'Inglaterra,
jTdel quale ha detto Sua Beatitudine che vuole pigliarne il parere
delli Signori della congregatione del Santo Officio, che questo g
giuramento pernicioso e stato cavato dalla dottrina delli preti Ap
pellanti nelli libri loro stampati, et fu presentato al detto Santo
Officio per duoi procuratori del detto Archiprete nel anno 1602,
quando stettero qui in Roma et hebbero promessa che la detta dottri
na sarebbe stato condennata, ma perche non segu� la detta condenna-
tione et dichiaratione la detta dottrina che sta sparsa in miliari
di quelli libri tenuti per catolici, n'ha fatto impressione in mol
ti, parendoli che se fusse tanto falsa et heretica,come il detto
Archiprete con li suoi seguaci et li padri Gesuiti affermano, la
contraria sarebbe stato espressamente et publicamente condennata.
Pare dunque alli migliori catolici della nostra natione ch'il
miglior modo et piu efficace per ributtare questo pernicioso giura
mento et per instruire li catholici di quello che in questo caso
^^7 hanno di fare sarebbe condennare la dottrina contraria che sta nel
catalogo adjionto, et poich� sono tornati a Roma duoi delli stessi
Appellanti che furono qui nel detto anno di 1602 zsarebbe molto
importante eh'essi non solamente protestassero contra questo giura
mento, et che lo testificassero in nome loro et delli compagni per
scritto publico da mandarsi in Inglaterra, accioche visto dal re
et dalli suoi congiglieri, intendessero che tutti sacerdoti sono
del medessimo parere in questa materia et cosi non po^reobono per
seguitare l'uni piu dhe 1'altri per questa causa, et li poveri af
flittissimi catolici se terranno obligati a V.S.111^^ per questo
buon officio fatto per loro con Sua Santit�, quam Deus etc.