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    Penzo ritorna verso le 16 dopo aver percorso la costa occidentale
    dello Svalbard senza trovare alcuna traccia di Amundsen.
    E' arrivato a bordo il pilota finlandese che è ospite nostro. Egli
    parla abbastanza l'italiano, ha l'aspetto di un ragazzo di 18
    anni. Egli ha fiducia di poter planare sui ghiacci e trasportare
    gli uomini.
    A bordo si dice che la nostra nave partirà per il Nord perchè
    il Braganza dovrà tornare verso il Sud con i due idrovolanti
    norvegesi.
    Per quando andiamo a pranzo la partenza è decisa, ma
    non so a che ora.
    Alle 22 non si riesce ad aver niente da "Italia". Però ho
    saputo che nella mattinata qualche cosa si è ricevuto.
    Il Generale dice che sono molto sollevati dagli aiuti ricevuti.
    Anche uno svedese li ha trovati iersera ed ha lasciato qualche
    cosa. Ma non ostante ciò sentono tutta la precarietà della
    loro posizione per l'inconsistenza dei ghiacci.
    Verso le 23 vado a dormire tutto vestito sul divano per
    essere pronto ad ogni manovra. I lavori di preparazione per
    la partenza si protraggono e io finisco per addormentarmi bene.
    Mi sveglio qualche volta ma non sento rumori preoccupanti,
    e non mi accorgo se siamo o no in navigazione.
    Alle sei guardo l'orologio, la sveglia non suona, nessun