525�^15_avril_^620^_Bellarmin_au_P^G�n�ral_de_la_Oomp^de J. / Rev/mo P/re mio
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Mi � stato avvisato da persona qualificata, che li nostri Padri
della Comp/a confessano per ordinario circa dieci Monache di S/ta
Marta, non essendo sodisfatte del confessore ordinario. Questo, se
^^fosse vero, mi dispiacerebbe assai, perche il nostro confessore di
S/ta Marta � tenuto il migliore, che sia in Roma. Ne credo che sia
lecito � Padri della Comp/a confessare per ordinario Monache, ma so
lo alcune volte l'anno, tutto insieme un Monasterio. Di pi� mi si
dice, che li nostri parlano ancora fuori di confessione,alle mona-
/^che di S. Marta, senza licenza in scriptis, come se bevessero li
cenza generale. E pure il Papa, quando gli parlai di questo negotio,
mi disse, che io potevo dar licenza � Religiosi di parlare alle Mo
nache di s/ta Marta, ma in scriptis, come f� la Santit� Sua fuori
di Roma, e l'Ill/mo Millino, e Vicario di Sua Santit�, quando da li-
/^^cenza � Religiosi di parlare alle Monache di S/ta Cecilia, delle
quali � Protettore. Mi far� grafia V.P/t� di farmi sapere � con un
biglietto, � per qualche persona della Comp/a come vadino questi ne-
gotii. E con questo mi raccommando alle sue S. Orationi.
Di casa 15 d'Aprile 1620.
^^7 Di V.P.R/ma
fratello et servo in
Roberto Card/le Bellarmino.
Arch.Postul. 13.