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ch'io havessi ogni giorno tutte le ricchezze, Potenze,
e dominij del universo Mondo nó per goderli nó. mà
per sacrificarli, abbandonarli, e calcarli sotto i
piedi per amore del mio Dio vero, giusto, e Santo, che
per sua mera pietà illuminò la mia antica cecità.
mà hor già che nó mi restò altro da lasciare, metto
me stesso alle fatighe, dispreggi, ingiurie, ò dio, fame,
sete, nudità, Prigioni, flagelli, tormenti, e quanto
mai può esser di male in queste vita, e nó per
altro farò quanto si è detto, se nó per spiegar il
mio sviscerato amore verso quel soprano Sig.re
ohime! tanto poco hò detto? Vorrei havere
crudeli manigoldi, che mi scortichino, fere bestie,
che mi sbranino, fuochi lenti, che mi consumino,
coltellate, spade, moschettate, che mi trapassino, e mille
volte il dì la morte senz'alcun conforto per amore
del mio amantissimo, Giustissimo, e verissimo Dio,
che domina, habita, e regna dentro il mio cuore:
Questo stesso, che fin hora in questa mia hò spiegato, vi

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