Molto ill.re Sig.r fratello. Ho caro che l'architetto abbia detto al capitano il suo parere; se dirà il medesimo alla Gran Duchessa, la cosa passerà bene; se dirà altrimenti, si potrà venire alla prova con far tastare. Ma prima aspetteremo di sapere il senso dell'architetto et della Gran Duchessa.
Se papa Gregorio XIII era così liberale con i cardinali, quello era il secolo d'oro. Mi dice ms. Pietro che V.S. crede che io abbia dei sacchetti da Nostro Sig.re massime quando scrivo cosa di suo gusto come ora, ohe non solo ha letto tutto il libro manoscritto, ma legge li fogli che si stampano di mano in mano. Cosi hanno creduto alcuni cardinali miei amici. Ma io non ho mai visto sacchetti, e se non vi facesse parte d'altre entrate che di quelle, non avreste niente.
Le traslazioni delle pensioni, sine consensu solventis, sono difficilissime da ottenersi. Il cardinale e anche il cardinale Tarugi negli ultimi anni non potettero ottenere niente. Vedrò tutta via quello che potrò fare; ma ho qualche intenzione, dopo di aver messo ne monti non vacabili qualche somma di denari per Maria, mettere in monti vacabili mille scudi per uno per li due figlioli minori, che saranno cento scudi per uno di frutto. Maiil principal fondamento loro deve farsi nel merito.
Alle monache di san Girolamo è impossibile dar soddisfazione di confessore regalare, perchè la congregazione non lo permetterà mai. Ne anche è possibile trovare uomo sufficiente, che voglia venire costì per 40 piastre et le spese; si che è necessario trovar costì il confessore prete. Con questo saluto tutti. Di Roma li 24 d'ottobre 1609.
Fratello aff.mo di V.S.
Il Card. Bellarmino.
Al molto ill.re sig.r fratello, il sig.r Thommasso Bellarmino.
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