Rome,3 mai 1614. Bellarmin � D.Virginio Cesarini.
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/ Illustrissimo Signor mio. Epistola non erubescit.Io beri non hebbi ardire negare � V.S.Ill/ma quello che mi domand�; m� restai tuttavia con molto scrupulo. A me par'duro dare al Papa un memoria le per uno che domandi il Vescovado; perche questo � confessare, che �f�o desidera et procura, et se bene io pi� volte h� dimando � Nostro Signore Vescovadi per pi� persone, et ne h� ottenuti almeno quattro, ma non mai h� dato memoriale da parte di chi lo domanda, anzi h� fatto l'offitio senza che lo sapessero quelli, per i quali lo face vo. Si aggiogne, che questa persona, di ohe bora si tratta, non � ^Sacerdote, e forse manco in sacris, e non h� fatto professione,se non di medico, � di filosofo; et � contro li Canoni,e la ragione, che uno si proponga al sommo grado della Hierarchia Ecoleaiastica, senza esser'passato per i gradi inferiori. Finalmente se bene io tengo la persona, della quale si tratta, per qualificata in virt� ,^fe dottrina, tuttavia in causa scientiae non posso testificare, ne provare cosa nissuna, non l'havendo pratticata, e Nostro Signore con raggione si meravigliaria, che io gli proponesse per Vescovo una persona da me poco conosciuta, e della quale io non posso dar' conto. Prego V.S.Ill/ma a scusarmi, se non far� l'offitio, del quale ella mi ricerc�, et mi comandi cosa, che io possa fare senza of fesa di Dio, che vedr� se io desidero fargli servitio, come quello che ammiro la sua virt� et il suo ingegno con la scienza, che su pera di gran'lunga la sua et�. Di casa li 3 di Maggio 1614. Aff/mo per servirla sempre Il Card. Bellarmino.
Archiv.Vatic. Gesuit. 16 fol.80. copie du temps . adresse: All'Ill /mo Sig/or il Sig/r D.Virginio Cesarino. cf.Positio t.II p.40-41. Fuligatti vita. c.XXXI. Bartoli 1.111 C.15.