R.mo Padre mio. Nel consistorio passato delli 5 del presente parlai con N. S. della domanda de corpi santi che desiderano di nuovo le Arciduchesse di Hala et l'arciduca Carlo, mossi dall'haver inteso che per mezo del vescovo de Bamberga l'Imperatrice habbia hauto tredeci corpi santi. Il Papa mi rispose che non habeva corpi santi, eccetto quelli che andava trovando la Paternit� vostra, et
che si contentarla che di quelli si dia parte a questi signori et
signore, se bene l'arciduchesse di Hala doveriano contentarsi dell!
due corpi delle $/te Vergini et Martiri che hanno hauto. Io aspet-
^ t a v o che tornasse da me per la risposta quell'Agente dell'arciduca
Carlo; et non prima di hieri venne un prete da parte sua, et hoggi
� venuto il P.Penitentiero tedesco. L'ho rimessi al P.Assistente,
ma mi hanno detto che esso fa li essercitii in s/to Andrea. Per
questo scrivo la presente, se bene mi trovo occupatissimo, a V.P/t�
/y'^/ma, a ci� sappia quello che il Papa ha risposto, et lei dia quell'
ordine che gli parr� di dare. Et con questo, rallegrandomi� della
sanit� che intendo gli conferma l'aria di Tivoli, mi raccomando al
le ^/te orationi sue. Di Roma, li 22 di Maggio 1614.
Di V.P/t� ^/ma
Humilissimo servo in X�
Roberto Card.Bellarmino.
(adresse alia manu):
Al R/mo Pre il Pre Claudio Acquavi[va Generajle della Comp/a di
Giea� etc.
(cachet)
.^Archiv.Frov.Tolet. Chamartin Capsa A. Au&ogr.