166
Bellarmin au grand due de Toscane.
166
Rome, 6 ju�llet 1601.
/ ^Sermo -Sogr mi.o ossmo Sebene V. A. Serma non mi f� mai gratia di suoi commandamenti
come desiderarii per sodisfare all'obligo che tengo di servirla;
nondimeno non posso lasciare all'occasione di supplicarla delle
j^sue gratie et favori. Onde per il desiderio ch'io tengo di videro
ogni bene al Dottore Ricciardo Benci da Montepulciano, si per es
sermi fratello cugino, come perche lo conosco meritevole per il
buon saggio che ha dato della sua persona in molti governi che ha
fatto in questo stato della Chiesa, senza che si sia mai sentita
^^7 querela contro di lui; ho voluto supp^ l'A. V. a farmi gratia di
riceverlo sotto la benigna sua protettione per suo divotissimo ser
vitore et fidelissimo vassale, et come a tale impiegarlo in qual
che ufficio, o di Cancellarie, o altri Governi di cotesto suo sta
to; poich� io son sicuro, che egli, per il desiderio, che h� di
meritarsi la buona gratia di V. A. col mezo della sua servit�, bo
ra che si trova ben'introdotto nei governi per Inesperienza di
molti anni, si porter� honoratemente et fidelmente come h� sempre
fatto. Di questa gratia ne voglio restare io con obligo perpetuo
all'A. V. alla quale raccomandando pi� che posso questo mio cugino
^^7 prego da Dio N.
ogni vera felicit�.
Di Roma il di 6 Luglio 1601.
Di V. A. Ser^^
humiliss� et devotiss� servitore
Sermo Gran Duca.
Il Card. Bellarmino,
Ext. : Al Ser^� Sig^ mio oss^^ il Gran Duca di Toscana. cachet
Florence. Archiv. Mediceo, voi.3780. Signat.autogr.