Rome,8 novembre 1608. Bellarmin au card.Paravicino.
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111"^ et
Sig^^ mio oss"^.
H5 visto quanto scrive il vescovo di Bamberga in sua difesa,
et se bene mi pare presuntione scrivere � V.S.111^^ quello che mi
pare si possa rispondere, nondimeno perche lei comanda cosi, vog-
.^lio pi� tosto peccare in presuntione che in disubedienza. Io crede
rei si potesse accettar la scusa, ma gli domandarei che mandasse
quel suo libretto in lingua tedesca,senza pigliar fatiga di farlo
voltare in latino, perche non mancaranno qu� interpreti, et sara
pi� sgravio suo che si vegga nella propria lingua, perche si potria
sospettare che in latino fusse alterato. 0 si non pare � V.S.111^^
scrivergli questo, tuttavia saria bene per altra strada haver ques
to libro in tedesco, � ci� fussimo sicuri de la verit�. Di pi� con
questa occasione io gli direi, che essendo cosi spesso calunniato,
faria bene � levar ogni occasione di calunnia et serrare la bocca
/y*� tutti con farsi consecrar vescovo et esercitare l'offitio ponti
ficale, come comandano i sacri canoni,et ultimamente il concilio
di Trento. Che mentre resta subdiacono, et pure vuol esser vescovo,
sempre sar� esposto con ragione alle suspitioni. Se paresse anco
toccare il negotio de le concubine tanto publiche de'suoi canonici,
^ ^ e t sua, credo sari� cosa utilissima, et non potria cosi facilmente
scusarla,come ha fatto delle cose della fede, che sono di pi� dif
ficile prova. V.S.111^^ havr� gi� vista la scrittura che io gli di
edi, et sia secura che mi viene mandata da persona gravissima et
che non dice cose incerte. In somma credo che V.S.111^^ far� servi-
.^ytio � Dio, poi che h� cominciato, di seguitare la correttione fra
terna che servir� � per emendatione,� per dichiaratione di questo
prelato. Con questo... Di casa li 8 di novemb.l608.
Di V.S.111^^ et R^^
Humilissimo servo
Il Card.Bellarmino.
Ilimo
Paravicino.
Arch.Vatic.Borgh.III.7 O 4