Conservare ha sempre qualcosa di eretico. Il movimento che mette in atto la traditio non dissolve questa ambiguità. Si consegna qualcosa a qualcuno, ma in quel passaggio si compie anche un tradimento. Ciò che passa di mano in mano non trascina, necessariamente, l’occhio costruttore, il patrimonio concettuale di cui faceva parte o la struttura ove si collocava. Il restauratore ha la possibilità di capire quanto altera con il suo operare ciò che riceve, mentre smonta e rimonta un manufatto. Eretico anche lui, come lo storico, che non tramanda ciò che era, ma allo stesso tempo si dissocia dall’inganno di restituire qualcosa al presente. Nondimeno, qualcosa si tramanda che potrà essere sottoposta ad altri sguardi e considerazioni e genererà nuove comunicazioni. Questa possibilità ci aiuterà a descrivere, al di là di categorie come continuità o discontinuità che non sono altro che osservazioni, l’evoluzione di un sistema sociale e intravedere i suoi rischi e le sue possibilità.
Preventive conservation
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