nell'Historia del glorioso martirio di sedeci sacerdoti tradotta dalla lingua In-
glese da uno del collegio inglese di Roma. Questa Historia è stampata in macerata l'anno 1583. dove a' carte 36 poi a carte 22 si narra quanto passò di To-
maso Cottamo, quale a' carte 150 di detta Historia si narra il fine ch'hebbe il detto
Tomaso quale fra li sette sacerdoti fù il 2° a' rispondere all'Articoli sopradetti
Rispose dunque Tomaso in questo modo ch'egli nel primo articolo, et in ogni altra ques
tione credeva quel che tiene la chiesa catolica, la quale egli tiene la chiesa Ro-
mana, e la medesima risposta fa a'tutti gl'altri Articoli ne altrimenti vol rispondere.
Alla qual risposta egli si sottoscrisse in questa maniera. Per me Tomaso Cottamo
sacerdote
Non restando li ministri della Regina soddisfatti della risposta di questi sette
sacerdoti doppo d'haverli tormentati con l'eculeo,*e doppo d'haverli strascinati a' coda di cavallo a' Tiburno luogo di martirio, li li condanarono alla mor
te. il primo fù Luca Chirdeo che fù Alunno del collegio Inglese di Roma, quale fù
impiccato per la fede. Tomaso Cottamo fu menato a' vedere martirizzare il
detto Luca con un altro sacerdote chiamato Lorenzo, quale doppo la morte
del detto Luca, furono alzati in un Carro per esser apiccati. Saliti che furo-
no con allegra favia si fecero il Segno della Santissima Croce dicendo con Vo-
ce alta In nomine Patris et filij. e Spiritus Sancti Amen. Poi Tomaso voltandosi in-
torno disse. Dio vi benedica, Nostro Signore vi benedica tutti, con volto molto giocan
do. Essendo poi commandato a' Lorenzo dalli Viceconti che riguardasse Luca
Luca suo compagno il quale all'hora si squartava, disse sia fatta la Vo-
lontà di Dio. All'hora un Predicatore detto fialdo soggiunse speditelo, spe-
ditelo. A cui Tomaso con lieto volto disse, Chi siete voi, Boia, o Predicatore!
Che vergogna è questa! Un ministro, che stava apresso di sè disse lasciate
queste burle, adesso non è tempo di burlare, egli è predicatore e non Boia.
Viene ad essortarvi a' ben morire. Rispose Tomaso, in vero per le sue parole mi
parve che fusse Boia perchè disse speditelo, speditelo. All'hora Fielbo sog-
giunse non dissi queste parole in quel senso che voi l'havete interpretate, ma
solamente volevo inferire che quelli che stavono intorno all'altro stessero quieti.
Dommando, disse Tomaso, perdono a' Dio di tutte le mie parole oziose, e vi prego
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