Molto Reverendo Padron Signor e Padron Colendissimo
Io non hebbi mai intenzione disturbare la P.tà V.a M.a R.da
dagli suoi gravissimi ed importantissimi studi
e però non importava che ella si scusasse nel tardare
la risposta che la mia proposta del vase
non va trovata alcuna imperiale intenzione antica
pareva richiedesse; perchè dove do dipendente dalla
intesa di lei commodità sebene si fosse allungata
mesi ed anni non ne risultava alcuno anche imaginario
mancam: La rigrazio per infinitamente della
premura che ella ha di farmi gratia, con qualche
anche suo scommodo il che certo non vorrei mai che
fosse; faccia pur come la supplico con tutto il cuore
che io non habbia da sentir rimorso e ramarico dell'inquiet
che per me potesse patire dalla mie insulse
lettere e forse troppo ardite proponendogli, o fievolezze
o brighe, e riceva le mie lettere humilissime