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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
Io hò sempre stimato à mia buona fortuna il poter' servire à V.A. et così farò per l'havenire, onde può lei esser certa che in conformità di quanto mi comanda per la persona dell'Ill.mo Mons.r di Verdun, non perderò mai qual si voglia occasione, che mi si presenti per ogni maggior'honore suo, et sodisfattione di V.A., et questo lo farò di tutto cuore, poichè à soggetti tali si devono le grandezze è dignità maggiori della Chiesa. Supplico V.A. à comandarmi sempre che come intenderà dal suo Residente lei non hà in questa Corte persona, che più di me desideri servirla, et obedirla. Et con fargli riverenza prego Dio N.S. che la prosperi, et feliciti. Di Roma li 29. Maggio 1621.
Di V.A.Ser.ma
humiliss.o servitore il Card.le Bellarmino
S.r Duca di Lorena.