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Ser.mo Sig.re mio oss.mo.
Fuori d'ogni mio merito,et espettatione, questa matina N.S.re senza volermi ammettere scusa veruna, mi ha promosso alla dignità del Card. Cosi ho fatta l'obedienza, et ne dò aviso a V. A. la qual supplico a credere, ch'ella hà fatt'acquisto d'un nuovo, benche inutile servitore, in questo Sacro Collegio. Desideravo pur sempre d'esser buono a qualche cosa, per servirlo. Pero diamene occas-ne V. A. co'l favore de'suoi comandamenti, mentr'io di qua le baccio le mani, et resto pregando il S.re Dio, per ogni sua feliciss.ma prosperità. Di Roma li 3 di Marzo 1599.
Di V. R. Ser.ma.
Aff.mo Servitore
Roberto Card.Bellarmino.
S.r Duca di Mantova.